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martedì 27 settembre 2011

Lavorare da casa in Giappone? Non e' impossibile!

http://ameblo.jp/sachi33rabbit/archive1-200806.html

Quanti di noi in Italia hanno sentito parlare di "tele-lavoro"? Con questa parola si indicava una mirabolante opportunita' di guadagno che si poteva conseguire senza uscire da casa propria. E quante persone ci hanno provato?!?
Io faccio parte di quel gruppo di persone, lo ammetto! E non ho mai trovato delle opportunita' concrete e affidabili per lavorare da casa in Italia... (spero che ad altre persone sia andata meglio!)
E invece, per chi non lo sapesse, in Giappone esiste anche una possibilita' di lavorare da casa! Si tratta delle lezioni di lingua online. La paga e' piu' che dignitosa, e considerato che si lavora da casa non ci sono grossi problemi nello svolgere un lavoro simile! 

http://www.material.ne.jp/~tsurukawa/image/illust01s.jpg
Certo, come in tutti i lavori collegati all'insegnamento bisogna essere in grado di fornire allo studente le nozioni di cui ha bisogno, e capirne le potenzialita': tutto questo va svolto da casa, senza nessun contatto diretto con lo studente e questo aspetto puo' risultare alquanto impegnativo. Ma si possono incontrare degli studenti di italiano che desiderano soltanto qualcuno per fare conversazione, e allora il lavoro diventa decisamente facile!
Non conosco altri tipi di lavoro che si possano svolgere da casa anche qui in Giappone (attenzione: chi progetta di venire ad abitare qui non puo' ottenere un visto di lavoro con questo genere di occupazioni) ma indubbiamente il lavoro online puo' essere d'aiuto per le piccole spese (come la bolletta del cellulare o qualcosa del genere). 
Quindi, se siete qui in Giappone e cercate una piccola entrata extra perche' non provate a cercare fra le ditte che offrono corsi di lingua straniera online? 

martedì 20 settembre 2011

C'e' un Caffe' italiano vicino a casa nostra!

www.lucafe.jp
Ieri sera, durante il giro per la spesa settimanale, sono riuscita a convincere mio marito a fermarsi in un piccolo  Caffe' lungo la via.
Lo avevo individuato da qualche settimana, ma ero un po' in dubbio perche' temevo che il nome "Lucafe" fosse soltanto un esempio di uso improprio di parole straniere (un fenomeno che si puo' verificare in alcuni casi all'interno della lingua giapponese). Pero' ieri siamo andati a curiosare, e visti i risultati devo dire che abbiamo fatto proprio bene!
Il locale e' piccolino, e si trova su una traversa laterale che si immette verso Minami Tawara (una zona agricola di Ikoma); e' stato aperto da un italiano di nome Luca, che si trova in Italia fino al 27 Settembre ma ha lasciato la sua attivita' in mano a un secondo italiano! Quindi, con un solo viaggio ho scoperto l'esistenza di ben due italiani che abitano nella mia stessa zona, non male vero?!?
Veniamo all'offerta di cibo e bevande del locale: trattandosi di un Caffe' le bevande disponibili sono parecchie (dall'espresso in poi, passando per la birra Moretti e i vini bianchi e rossi). Abbiamo bevuto un espresso che non era poi tanto male, e costava 300 yen (circa 2.8 euro) - un prezzo ragionevole in questo paese.
Il menu delle pietanze comprende antipasti (tra cui prosciutto crudo, salame e gorgonzola), pasta, pizza e insalate.
Noi abbiamo mangiato la pizza, di grandezza media (il diametro di un piatto piano) e dalla pasta leggermente alta. A me e' piaciuta, finalmente ho potuto assaggiare del vero formaggio (al contrario del solito formaggio "trattato" che si usa abitualmente nella cucina giapponese) e anche polpo e arselle erano molto saporite!
Unica nota negativa il prezzo, 1500 yen (circa 14 euro), che in rapporto al diametro della pizza e' da considerare un po' eccessivo...
E per concludere, al momento di pagare il conto, ho notato qualcosa di sorprendente: un espositore italiano con caramelle e gomme da masticare che di solito si possono acquistare solo in Italia! Presa da un impulso nostalgico ho acquistato le Vigorsol Air per 200 yen ( nemmeno due euro, praticamente lo stesso prezzo a cui vengono vendute in Italia).
Giudizio finale: questo Caffe' non offre prezzi particolarmente convenienti, ma la presenza di un titolare italiano e l'aria che vi si respira mi spingono a consigliarne la visita (nel caso vi trovaste a passare per Ikoma, ovviamente!).

domenica 4 settembre 2011

appunti di J-Pop (alcune cantanti giapponesi che mi piacciono)

  
Approfittando del fine settimana, e di condizioni meteo non proprio accettabili, ho pensato di creare una piccola nota con qualche informazione sui cantanti giapponesi che io apprezzo di piu'.
Il discorso e' un po' lungo quindi per il momento mi limitero' a segnalarvi tre cantanti donne che seguo, e apprezzo per le loro canzoni (che da un punto di vista pratico sono anche facilmente eseguibili al Karaoke: per uno straniero in Giappone questo aspetto non e' da sottovalutare!).

Ovviamente le segnalazioni da fare sarebbero molte di piu', e certamente i miei gusti rappresentano solo uno dei tanti possibili approcci alla musica giapponese, quindi perdonatemi se non troverete anche il nome della vostra cantante preferita!!
Cominciamo da Rie Fu:
Il suo nome completo e' Rie Funakoshi, ha abitato in America, e dopo il ritorno in Giappone si e' diplomata in discipline artistiche a Londra. Al momento vive a Tokyo, ma si sposta frequentemente per promuovere le sue attivita': infatti, oltre alla musica e' una pittrice e illustratrice, e in qualche caso si organizzano delle mostre con le sue opere.

Per quale motivo seguo questa cantante?
In un primo tempo, quando mi trovavo ancora in Italia e la mia comprensione della lingua giapponese era minima, ho apprezzato la sua pronuncia chiara, e i suoi testi lievi (che colpiscono l'immaginazione).
Conoscendola meglio mi sono resa conto che le sue canzoni in inglese sono altrettanto valide, e la sua pronuncia e' decisamente al di sopra della media (e mi inserisco fra gli stranieri che usano l'inglese con una pronuncia mediamente accettabile - anche se non molto corretta).
Inoltre, questa cantante scrive i suoi testi, e questo - ai miei occhi - rappresenta un altro punto a suo favore.
L'attivita' musicale di Rie Fu, cominciata nel 2004, non si e' mai fermata da allora; per quanto mi riguarda ho deciso di postare il video della canzone che mi ha fatto conoscere questa cantante: il titolo e' 5000 miles, e il testo parla di un amore a distanza (una distanza di 5000 miglia, piu' o meno la stessa esistente tra Roma e Osaka) e della forza derivata dalla consapevolezza dell'esistenza dell'altro.

Mi sono trovata in una situazione simile per tanti anni, e quando ci si riconosce nel testo di una canzone l'interesse per l'autore nasce spontaneo, vero? 



Continuiamo con Chitose Hajime:
questa cantante e' originaria di Okinawa, e il suo modo di cantare e' molto particolare.
In un primo momento non aveva preso in considerazione la carriera musicale, ma e' tornata sulle sue decisioni dopo aver deciso di interrompere gli studi. 

Come Rie Fu anche questa cantante scrive i suoi testi, ma - sfortunatamente - ha pubblicato pochi album e meriterebbe maggiore fortuna...



Questa cantante mi piace perche' nelle sue canzoni si puo' sentire lo spirito di Okinawa, siamo in Giappone ma sembrerebbe quasi un posto diverso ed e' una sensazione veramente particolare! Passando ai testi, forse la sua pronuncia e' meno chiara rispetto ad altre cantanti (Chitose Hajime canta in falsetto) ma il testo delle sue canzoni e' molto bello e si ascolta volentieri.
Infine, una piccola curiosita': all'inizio, non parlando giapponese mi vergognavo  parecchio quando si trattava di usare questa lingua... Poi ho cominciato a frequentare la scuola di giapponese e le mie capacita' sono migliorate: in questo momento ho anche cominciato a conoscere il Karaoke, e questa canzone e' stata la prima che ho cantato davanti ad altre persone!! E' stata un successo quindi la ricordo con molto piacere (e nel Kansai gli amici non si mettono particolari problemi nel prendere in giro i tuoi sbagli - per esempio quando mi capita di giocare a bowling divento lo zimbello di tutti gli altri, ehm...).
Per concludere parliamo di Angela Aki:
figlia di un giapponese e di una italo/americana ha studiato negli Stati Uniti per poi tornare in Giappone. Ha sempre inseguito il sogno di sfondare nel mondo della musica, e per questo motivo ha prodotto direttamente i suoi primi album.

La fama e' arrivata quando ha partecipato alla colonna sonora di un gioco della serie di Final Fantasy, e da allora la sua strada e' stata molto piu' facile.

Io l'ho conosciuta grazie ai suoi primi album, ed ho trovato interessante il fatto che solitamente canti suonando il pianoforte (non e' certo uno strumento musicale comune nei concerti di musica pop). Le sue remotissime radici italiane, e il fatto che molti conoscenti mi hanno detto che le somiglio (sara' dovuto al naso pronunciato?) mi hanno incuriosita e pian piano mi sono interessata alle sue canzoni. Il mio interesse e' arrivato al punto di farmi anticipare un viaggio in Giappone all'inizio del 2007 per poter assistere a un suo concerto a Tokyo!
Il suo stile e' un po' cambiato rispetto ai primi album, ma le sue canzoni hanno accompagnato gran parte dei momenti piu' belli che ho trascorso in Giappone quindi il mio interesse rimane immutato.

Il video che vedete qui usci' all'inizio del 2007 (e ascoltavo spesso questa canzone nel periodo di 3 mesi che avevo trascorso a Osaka per studiare la lingua): il testo comincia con due persone che camminano lungo un fiume nel periodo della fioritura dei ciliegi, ed e' pieno di riconoscenza e rimpianto. In un primo momento verrebbe da pensare che lei si rivolga a un suo innamorato, ma in realta' il soggetto di questa canzone e' la nonna, morta qualche anno prima.



Non conosco il grado di popolarita' di queste tre cantanti, ma se vi capita perche' non ascoltare qualche loro canzone?