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giovedì 21 febbraio 2013

Il dentista in Giappone - un elogio sincero.

Le medicine ricevute dopo l'estrazione di mezzo molare: notare il colluttorio da 500 ml!
Quando sono arrivata in Giappone nel 2008, oltre a quella di familiari e amici ho avvertito un'altra grave mancanza: quella del mio dentista abituale!! 
Molto bravo e paziente, conosciuto ai tempi in cui andavo alle superiori (galeotto fu il morso alla rosetta che mi fece capire che era arrivato il momento di controllare i denti!). Considerata la mia paura innata del dentista, cambiare mi preoccupava parecchio.
Quindi non ho osato avvicinarmi a un dentista per anni, da quando mi sono trasferita un Giappone... Ma anche stavolta, come ai tempi delle superiori, ad un certo punto ho scoperto che avrei dovuto andarci comunque!
Ero stata messa in guardia: studi medici antiquati, poca igiene nella disinfezione degli strumenti e cosi' via, quindi non sapevo da dove cominciare. E allora, dopo aver deciso di procedere per tentativi, ho trovato il mio dentista in Giappone al primo colpo!!

Lo studio, nuovissimo, si trova vicino al mio posto di lavoro. Lo staff ha la sua bella uniforme e il medico e' bravo e spiritoso (sta sempre ridendo)!! Ogni lettino ha un monitor da cui il paziente puo' seguire la spiegazione del medico, e dire la sua. E - se non bastasse - quando stanno per fare male si scusano in anticipo!
Questa volta, tutto e' cominciato da una piccolissima carie: si trovava in una brutta posizione (visibile) e ho deciso di andare a farla curare. Poi, visto che in una sola seduta riuscivano a curarmi ben due denti alla volta (una rarita' in Giappone, dove il dentista ha dei tempi biblici mica male!) allora ho continuato, pensando di sistemare un bel po' di questioni in sospeso prima di un nuovo viaggio in Sardegna. E quando pensavo di aver finito... ecco qui la (brutta) sorpresa! Un molare in buone condizioni ma dolorante, con una radice cariata (su tre)!!
Che fare?!? 
L'impianto era comunque impossibile, sia per ragioni economiche che pratiche, per cui non e' rimasta che la ricostruzione del dente partendo dalla base sana (e - ovviamente - l'estrazione della radice cariata).
Dopo aver risposto ai miei dubbi di natura economica (la classica domanda "Quanto mi verra' a costare tutto cio'?") sabato scorso abbiamo cominciato le grandi manovre con l'estrazione della radice.
Tutto perfetto!! In un'ora il medico e' riuscito a estrarre la radice, e - cosa piu' importante - non ho sentito proprio nulla!!! Quello che rimane da fare, ovvero la ricostruzione del dente, mi portera' via un'altro paio di sedute, ma nel complesso il tutto non costera' piu' di un centinaio di euro!
In Giappone l'assicurazione sanitaria copre il 70% delle spese, quindi usufruire di una prestazione specialistica non e' mai troppo costoso!
Purtroppo i costi sono proibitivi se non si e' residenti, ma lasciatemelo dire: viva il dentista giapponese!! Se lo si cerca con pazienza (non e' sempre possibile trovare il dentista migliore al primo colpo) non ti deludera' mai. 

mercoledì 13 febbraio 2013

Il gusto della scoperta.

In questo periodo, per varie ragioni, mi capita spesso di passare al supermercato. Anche per una semplice passeggiata col bambino, mi aggiro tra gli scaffali alla ricerca di qualcosa che non ho ancora provato.
E oggi sono tornata a casa con queste due buste... Penso sia facile capire che cosa contengano, ma prima e' necessaria una premessa.
In Giappone cucinano la pasta. E anche se i vari formati sono, a volte, difficili da reperire, la pasta  e' diventata una presenza costante nella vita dei giapponesi.
Il sugo di carne e', comunque, facile da trovare e devo dire che i giapponesi fanno del loro meglio per integrare la pasta nella loro dieta quotidiana. Tuttavia quando non si vive in Italia le aspettative per quanto riguarda il cibo "all'italiana" vanno ridimensionate per forza, almeno io la penso cosi'.
Ecco perche', qualche volta, acquisto dei condimenti per la pasta che decisamente hanno ben poco di italiano!!

Nella foto in alto, da sinistra a destra, potete vedere il condimento al tarako (たらこ) - uova di merluzzo - e il condimento alla crema di formaggio e avocado (アボカドチーズクリーム).
Com'erano?!?....

BUONI!
Li ho provati sia con la pasta lunga che con la pasta corta e sono pienamente soddisfatta.
Ho pensato di dividere la mia scoperta con voi: chiaramente qui in Giappone non ci si puo' aspettare di mangiare come in Italia, quindi il mio consiglio e' di provare senza pensarci due volte.
Per prima cosa dovete partire dall'idea che ogni occasione di assaggiare qualcosa di particolare qui in Giappone potrebbe non ripresentarsi una seconda volta. Se proprio non vi piacera' avrete comunque qualcosa da raccontare al vostro ritorno!!
Infine, per salutarvi nel modo migliore, che ne dite di un biscotto alle verdure?