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sabato 24 febbraio 2018

Strani lavori giapponesi


In questo ultimo periodo mi sono ritrovata, più volte, a ricoprire ruoli di lavoro un po' “particolari” qui in Giappone. Non mi sarei mai aspettata di poter fare cose tanto diverse! Intendiamoci, sto parlando di lavori temporanei, e con una buona paga, e sempre disciplinati da un contratto e da regole.

E, sperando di aver destato la vostra curiosità, ora vi racconterò di che si tratta.

Cominciamo dal mese di settembre 2017.
Certo, è un bel passo indietro, ma ne vale la pena.

Quando stavamo terminando il nostro periodo di vacanza in Sardegna, una mia amica mi aveva scritto. C'era bisogno di una persona che partecipasse ad una ricerca di mercato... Una nuova ditta di Osaka aveva cominciato a mettersi in luce online, proponevano alcune posizioni lavorative, ma anche la partecipazione a delle ricerche di mercato.

Prima della partenza per le vacanze estive avevo cercato, senza successo, di farmi includere nel gruppo dei fortunati assaggiatori di snacks (per una ditta che cercava dei pareri prima del lancio di nuovi prodotti), e avevo fatto domanda anche per una seconda ricerca di mercato. Nessuna delle due era andata a buon fine, quindi avevo un po' perso interesse... Ma poi era arrivato quel messaggio, e mi ero detta che valeva la pena fare un altro tentativo.

E così, anche se non lo sapevo ancora, stavo cominciando il mio viaggio alla scoperta dei lavori più particolari che offre il Giappone.

La prima ricerca di mercato riguardava gli epilatori, quei simpatici elettrodomestici, croce e delizia delle donne di tutto il mondo. E dirò di più, la ricerca di mercato riguardava una delle maggiori compagnie produttrici di elettrodomestici del mercato giapponese. E quindi, imbarazzo iniziale a parte, era andato tutto bene e mi ero pure divertita.

Dopo questa prima ricerca di mercato dovevo comunque tornare al mio lavoro di tutti i giorni, quindi non cercavo di approfondire queste esperienze. E invece mi sono subito ritrovata in mezzo a una nuova ricerca di mercato, seppure di natura completamente diversa!

Una sera, accendendo il pc, avevo trovato un avviso per la ricerca di un mistery shopper proprio a Osaka!! Un mistery shopper è un personaggio che finge di acquistare un prodotto (o magari lo acquista davvero) per valutare una serie di caratteristiche che riguardano il negozio e il suo personale. Insomma, una spia, anche se per una buona causa.

L'incarico riguardava due marchi di lusso, che vendono prodotti di pregio (quindi parliamo di un target ben lontano dalla mia vita quotidiana), due negozi in ciascuna parte della città, da visitare due volte nello stesso giorno per un totale di otto visite: avrei dovuto far finta di essere alla ricerca di un regalo per un familiare, o per un collega di lavoro, fare domande ma non perfezionare l'acquisto. Non avevo un'idea ben chiara per quanto riguarda l'esecuzione, ma riflettendoci su avevo scelto l'opzione del regalo per un familiare, che mi permetteva un più ampio margine di manovra.

E così avevo passato una domenica di ottobre, tra un tifone appena passato e un nuovo tifone in arrivo, chiedendo informazioni su borse di pelle, portafogli, e gioielli in oro che costavano quanto un biglietto per tornare in Italia. Contavo su un cambio di turno del personale, per poter ripetere le mie richieste ed evitare situazioni imbarazzanti, ma purtroppo ho scoperto che in una delle due catene di negozi il personale non cambiava turno!! Ero in una situazione molto imbarazzante, con quale faccia tosta sarei potuta tornare nello stesso negozio dopo la pausa pranzo? Non potevo certo cambiare versione, ed avevo già utilizzato il pretesto del regalo per un familiare... Per fortuna una intuizione mi aveva permesso di risultare abbastanza credibile anche durante la mia seconda visita: per puro interesse personale avevo domandato informazioni soltanto sui gioielli in oro bianco, e allora la mia seconda visita si poteva giustificare al meglio con la curiosità relativa agli stessi modelli in oro “giallo”.

Questo, per quanto riguarda la mia seconda esperienza con i lavori non canonici in Giappone. Ma il tutto non si era concluso qui!
Poi era arrivata la partecipazione, ben pagata, alla preparazione di un software per la sicurezza autostradale, con una serie di mini test in cui il computer doveva registrare le mie reazioni (insieme a quelle di tutti gli altri partecipanti). E con questo pensavo di aver già visto abbastanza.

Ma il mese scorso mi è arrivata una nuova opportunità. A dirla tutta, speravo di venir scelta per un test su un asciugacapelli, ma invece gli epilatori sono tornati a fare capolino nella mia vita. Confesso che, oltre alla solita curiosità in questo caso esisteva un po' di timore, perchè il test avrebbe riguardato delle zone piuttosto sensibili...

Se vi state chiedendo come è andata a finire, scrivo a due settimane dalla fine di questo mio ultimo test. Non ci sono stati momenti di disperazione (magari qualche pensiero non esattamente educato, che sono stata in grado di tenere per me), e nemmeno dolorose conseguenze. Insomma, un nuovo lavoro pagato, una nuova esperienza che difficilmente potrò inserire in un currriculum ma che di sicuro dimostra quante opportunità insperate possa offrire questo paese.

Per ora sono in pausa, non sto cercando nuovi lavori part time e mi sto preparando per il mese di aprile, quando tornerò a lavorare per il mio corso di italiano. Ma se si dovesse presentare qualche nuova opportunità curiosa, cercherò sicuramente di coglierla al volo.

E voi che mi dite, avete mai fatto qualche tipo di lavoro “particolare”?

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