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sabato 5 febbraio 2011

Setsubun (節分)


Il 3 febbraio in Giappone viene festeggiato il setsubun (節分), un momento che serve a celebrare l’inizio della primavera e la fine dell’inverno secondo il calendario lunare.
“Setsu
bun” letteralmente significa “setsu=stagione” e “bun=divisione” . E' un giorno particolare perche' segna la fine di un momento o periodo e l’inizio di un altro. Quindi in un anno solare giapponese sono presenti vari setsubun.

A partire dall’era Muromachi (1392-1573) il setsubun di febbraio comincio' ad essere maggiormente festeggiato diventando, col tempo, più importante rispetto agli altri setsu perche' simbolo della fine del grande freddo e l’inizio della Primavera, il ritorno del calore del sole e la fine di un lungo periodo di freddo (o almeno si spera...).
Inoltre, il setsubun di febbraio e' il giorno in cui vengono praticati tutti i riti necessari per allontanare gli spiriti malvagi.

Fra questi riti il più importante e' il mamemaki (豆まき), che solitamente viene compiuto dal toshi otoko (年男), cioè dall’uomo che in famiglia ha lo stesso segno dell’anno in corso nello zodiaco cinese oppure dal capofamiglia. Quest’ultimo deve lanciare i fagioli di soia fuori dalla porta o verso un membro della famiglia a cui si è fatto indossare una maschera di demone e deve urlare “Oni wa soto! Fuku wa uchi!” che significa “Fuori i demoni! Dentro la Fortuna!"
Dopo questo rito ogni membro della famiglia mangia tanti fagioli quanti sono i propri anni.

Se qualcuno si domanda le origini di questo rito, il tutto risale ad un’antica leggenda popolare secondo la quale una vecchia signora rubo' qualcosa ad un orco camuffato da essere umano. Quando l’orco si accorse del furto rivelo' alla vecchia la sua vera natura.
La vecchia signora per difendersi comincio' a tirargli contro la prima cosa che riusci' a trovare: dei fagioli di soia. A quel punto l’orco scappo' lasciando alla vecchia cio' di cui si era appropriata.


In questo giorno di festa ogni giapponese mangia il makizushi (巻き寿司), un tipo di sushi avvolto con l’alga nori: per portare fortuna deve essere mangiato senza parlare fino all’ultimo boccone, volgendo il capo alla direzione propizia per quell’anno che dipende da particolari regole dello zodiaco cinese (che io non conosco...).

Quest'anno, come sempre da tre anni a questa parte, abbiamo rispettato la tradizione (del resto, a chi non dispiace un po' di fortuna in piu'?). Ho comprato due grossi maki (巻き) che abbiamo mangiato rivolgendoci a sud/sud-ovest. Non so dire se questa usanza porti dei concreti vantaggi, ma da amante del sushi posso assicurarvi che continuero' a rispettare una tradizione in cui il sushi viene chiamato in causa!!
ecco qui una  foto dei miei acquisti, erano proprio buoni!

2 commenti:

  1. Ciao Daniela, grazie della tua visita.
    Allora, anche tu in questa bella nazione?
    Anche tu al seguito di marito o compagno nipponico?
    Io sono qui da aprile 1993 e, onestamente, non so se vorrei più tornare a vivere in Italia.
    Bello il tuo blog, pieno di colore, rispecchia a pieno il titolo che hai scelto.
    Un abbraccio

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  2. grazie Anna, sei molto gentile!
    io sono sposata con un giapponese, e specialmente in questi ultimi tempi non sento di poterti dare torto a proposito dell'idea di un ritorno in Italia.
    grazie per i complimenti sul blog, ho avuto l'idea dopo aver visto un anime con questo titolo.
    piuttosto, tutto bene dalle tue parti?

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