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giovedì 12 maggio 2011

lavoro in una scuola professionale giapponese (専門学校の教える仕事)

Oggi ho cominciato un nuovo lavoro: un corso di 11 lezioni di italiano elementare in una scuola professionale di Osaka.
Prima di tutto, che tipo di scuola e' e quali sono i motivi che li hanno portati a istituire un corso di italiano?!? 
In un certo senso vorrei saperlo anch'io! L'italiano non e' collegato ai loro studi e si tratta anche di un corso facoltativo (se viene scelto devi seguirlo ma nessuno obbliga gli studenti a scegliere il corso di italiano!
E quindi eccomi qui, preoccupata come sempre quando si tratta di cominciare qualcosa di nuovo: stamattina mi sveglio con il desiderio di dormire fino a mezzogiorno (ma questo accade spesso, eh eh!), preparo la colazione e, velocemente, le verdure per il curry che ho deciso di cucinare.
A questo segue un breve intermezzo di 30 minuti, per una conversazione online con una signora di Yokohama che avendo il marito che lavora in Italia studia italiano per usarlo nei momenti in cui va a trovare il marito (ed e' proprio brava!!).
E quindi riprendiamo con i lavori di casa al volo, il curry viene lasciato praticamente a se' stesso (ma e' venuto bene per fortuna) e mi preparo per andare al lavoro.
Ma chissa', forse rischio di smarrirmi lungo la via per Shin Osaka, e quindi eccomi qui, sul treno che mi porta al lavoro con ben due ore di anticipo (e una distanza da percorrere di poco piu' di 40 km...). Come dicevo, tendo a preoccuparmi quando comincio qualcosa di nuovo!




E siamo arrivati! La metropolitana della linea Midosuji mi ha portata sana e salva a destinazione, solo che manca ancora un'ora al mio appuntamento! Che posso fare per passare il tempo?!?
Certamente ripassare le note che ho scritto per questa lezione, ma anche fotografare la vita che scorre intorno a me (come il treno della metropolitana che torna verso Namba). 
Alla fine decido di andare al mio appuntamento, in anticipo ma pazienza, mi inventero' qualcosa lungo la strada! Ed eccomi qui, sotto una serie di sopraelevate (Shin Osaka e' un punto di raccordo in cui transitano linee metropolitane, extraurbane e anche lo Shinkansen), e per fortuna la responsibile della ditta per cui lavoro arriva con 15 minuti di anticipo!!
La gentilissima responsabile mi accompagna alla scuola professionale: due grandi edifici (di circa 10 piani ciascuno) che ospitano due indirizzi di studio e un numero infinito di aule... Per prima cosa andiamo a conoscere la responsabile organizzativa, e il responsabile dei docenti che mi saluta con un "mi aspettavo di incontrare un insegnante che assomiglia a Girolamo! (un italiano che ha fatto fortuna in Giappone - per chi non lo conoscesse ecco a voi un suo spot: http://www.youtube.com/watch?v=NP5vrQY8I0g). Certo, voleva essere divertente, ma provo un po' di smarrimento perche' non amo assolutamente Girolamo Panzetta. 
E quindi andiamo alla mia prima lezione di italiano...
Che cosa mi aspetta in classe? 
Ci sono una ventina di ragazzi, in gran parte donne, che mi guardano con curiosita' e chiaccherano fra loro. E qui - lo ammetto - provo un po' di timore...
Gli studenti non mi fanno paura, ma mi trovo davanti ad una prima prova da vera insegnante e mi tremano le gambe... e la voce!! 
Distribuiamo il programma, un questionario, e la responsabile della ditta riscuote il pagamento per il libro di testo, e poi tocca a me: il programma delle lezioni e' abbastanza banale, e la lezione si tiene dalle 13.30 alle 15.00 quindi mi sono messa d'impegno per costruire qualcosa di interessante, ma all'inizio non ricevo grande attenzione...
A quanto sembra gli studenti conoscono poco o niente dell'Italia, non hanno grandi interessi sull'argomento e quindi non seguono il discorso: in particolare ne ho individuati tre che non sono affatto interessati, chiaccherano fra loro e non ascoltano assolutamente (ehm... sembrano studenti italiani, si si!). In un gruppo di ventidue tre disinteressati sono comunque una minoranza, ma scherzo un po' con loro per attirare l'attenzione su quello che devo fare (e l'espediente sembra funzionare).
Il programma delle lezioni e' stato palesemente elaborato da qualcuno che non ha nessuna conoscenza della lingua italiana, prendendo piccole parti di vari capitoli del libro di testo e mettendoli insieme (costringendo chi spiega e chi studia a saltellare da una pagina all'altra senza soluzione di continuita') ma alla fine sono riuscita ad ottenere l'attenzione degli studenti, e a coinvolgerli in quanto facevo! E' stata una fatica, ma sentire che si sono divertiti e' stato il migliore ringraziamento che potessi sperare di ricevere!!
Da ora in poi la lezione nella scuola professionale diventera' un appuntamento fisso del giovedi', e visto che ho compreso quali sono i limiti di una lezione che si svolge tra le 13.30 e le 15 e di un programma complicato so cosa dovro' preparare in vista della prossima lezione. 
Che dire? Sono contenta di essere coinvolta in questo nuovo lavoro e faro' del mio meglio fino all'ultima lezione (devono sostenere anche un test finale!)



9 commenti:

  1. Grande Daniiiiiiiiiiiiiiiiii (*3*)
    ma se quei 3 sono disinteressati, non potevano scegliere un altro corso???
    E Giro .... ma a chi cacchio sta simpatico Jiro???? io ancora non ne ho trovato uno. E dire che l`ho conosciuto di persona. Forse la nostra e` solo invidia che lui ha fatto l`affare prima di noi? XD

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  2. Graziee! Non conosco il sistema scolastico giapponese, forse dovevano scegliere qualcosa per forza e hanno scelto il corso che sembrava meno pesante?!? Girolamo poteva essere un sistema per rompere il ghiaccio ma ha avuto l'effetto opposto per qualche secondo (-.-") non credo di invidiarlo, piu' che altro mi vergogno quando qualcuno associa alla sua faccia l'immagine di un intero paese, sai com'e'...

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  3. linea rossa, treni lunghissimi e sempre piena zeppa.... ma una scuola piu` lontana da dove abiti tu non sei riuscita a trovarla??? :D

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  4. ah ah! di solito rispondono che abito troppo lontano e quindi "costo troppo" in termini di spese di trasporto! almeno in questo caso ho potuto conoscere una ditta seria e una responsabile gentilissima (magari giovedi' prossimo cerchero' di non arrivare un'ora prima...)

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  5. Mmmm... ricordo che Jinny studiava in una scuola professionale e doveva seguire un tot di corsi a scelta. Credo sia un po' la stessa cosa, comunque sembra davvero interessante. Ti sei proprio ben amalgamata con i giapponesi vedo, complimenti! Ma mi sorge la domanda: ma chi diavolo è e com'è combinato il tipo dell'ultima foto???

    Flavia

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  6. allora forse ho indovinato i motivi che hanno spinto una scuola che si occupa di tutt'altra cosa a creare un corso di italiano!! beh, ormai sono qui da piu' di due anni e mezzo, forse capisco qualcosa piu' di prima (ma amalgamarmi, mah non saprei...). nell'ultima foto c'e' un "esemplare" dei frequentatori delle scuole professionali giapponesi: magari non viene dalla stessa scuola ma e' riuscita a mettere insieme cosi' tanti colori diversi (a cominciare dai capelli biondi in poi) che meritava proprio una foto!!

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  7. In bocca al lupo per il nuovo lavoro!
    Sono uguale: anch'io quando si tratta di fare qualcosa di nuovo o di riprendere qualcosa dopo una lunga pausa sono sempre emozionatissima e, a gli appuntamenti, arrivo con enorme anticipo.
    Sono certa andra' sempre meglio. Una volta che prendi confidenza con gli studenti sara' sempre piu' facile coinvolgerli!
    Ganbare ganbare! :*

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  8. grazie!!
    (pero' che strano, blogspot ha cancellato sei commenti precedenti ^^')

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  9. Bellissimo blog, complimenti. Sto rileggendo tutti i post dall'inizio. Girolamo Panzetta? che dire... ha fatto più danni lui all'immagine dell'Italia, che migliaia di turisti italici caciaroni e maleducati che spesso transitano nell'arcipelago....

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